When someone gets you a gift, you give them a thank you note!

Tra le buone maniere “oldstyle” degli inglesi c’è senza dubbio quella di inviare biglietti di ringraziamento per i più svariati motivi.

Si spediscono per esprimere gratitudine ai parenti e soprattutto agli amici che hanno preso parte ai festeggiamenti di nozze.

Agli alleati di sempre, quelli che conoscono bene il tuo passato i quali nonostante  i litri di vino –birra – Viagra – Wisky – repeat  ingollati al banchetto di nozze non riesumano storie bizzarre sul tuo conto, oltre al biglietto, vanno allegate 50 sterline o al battesimo del primogenito si vendicheranno senza pietà.

Si usa ringraziare così anche  i bambini che sono venuti alla festa di compleanno di tuo figlio.

Gli stessi che hanno rovesciato litri di succo di mirtillo sulla tua moquette color panna e dipinto pitture rupestri sul muro delle scale dal piano terra fino alle stanze  del piano superiore utilizzando  un bel punto di marrone mooolto evocativo.

Il giorno prima  dell’inizio delle vacanze di Natale nelle scuole c’è un gran trafficare di buste colorate per gli immancabili auguri di buone feste. Per i più grandi come mio figlio è davvero un attimo di pura trepidazione perché, ho scoperto, qualcuno li usa anche per dichiarare il proprio amore. Gli ho domandato perché uno debba decidere di dichiararsi proprio a dicembre e non il giorno di San Valentino che in realtà sarebbe da considerare il “Romantic Day” per eccellenza e lui mi ha risposto, molto saggiamente: “ perché così la ragazza ha 20 giorni di tempo per pensarci e farti sapere una volta tornati a scuola se vuole essere fidanzata con te oppure no”

Non hanno ancora l’età giusta per sapere  che noi donne viviamo di nervi ed impulsi e che solitamente lo sappiamo al secondo sguardo se un ragazzo ci piace oppure no.  D’altra parte è vero anche che i maschi dopo venti giorni che non ti vedono  si sono  scordati perfino come ti chiami perciò non credo restino a lungo feriti in caso di risposta negativa.

Conosco  una donna che ha ringraziato suo marito con un bigliettino per quell’unica volta in dodici anni di matrimonio e quattro figli in cui lui ha caricato la lavastoviglie (con tutti i residui del pranzo su piatti e padellame, manco a dirlo!)

Non ricordo cosa le fosse successo con precisione ma sono pronta a giurare che lei fosse visibilmente ad un passo dalla morte perché altrimenti piatti e stoviglie sarebbero rimasti ad aspettarla esattamente dove erano stati lasciati, potete starne certi!

Pur essendo vero che questi biglietti vengono molto utilizzati  e sono di norma quanto di più apprezzabile ci si aspetti dopo aver compiuto una buona azione, non tutti sembrano gradire l’idea di riceverne uno come unico e definitivo  compenso.

Non sono assolutamente utilizzabili quando:

si fa il pieno di benzina al nuovo Suv;

l’omino delle consegne ti porta la spesa al pianerottolo e tu vivi all’ultimo piano senza ascensore ed hai ordinato 18 tonnellate di cibo manco scoppiasse l’atomica domani;

il tassista di notte  ti lascia al portone di casa “safe and sound” anche se gli hai inondato il cab di Guinness alla spina parzialmente digerita.

Per queste e tante altre situazioni vi toccherà usare la vostra Mastercard anche qua!

 

4 commenti Aggiungi il tuo

  1. Simona Serafini ha detto:

    Questa cosa inglese delle thank you card mi è sempre piaciuta. Quando vivevo a Londra compravo tonnellate di biglietti. Alcuni miei amici me li donavano anche quando partivo per l’Italia per un weekend! 😱 Però la storia della lavastoviglie mi mancava! 😁

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  2. Simona Serafini ha detto:

    Ciao tesoro, non me ne volere. Ti ho nominato in un TAG sui viaggi, se ti va le regole le trovi qui https://civediamoacena.com/2016/06/10/i-posti-che-tag/
    Baci

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    1. sourasalemon ha detto:

      Ciao Simo grazie! Parteciperò anche io. Ti ringrazio anzi per avermi pensata ❤💕

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